venerdì 24 aprile 2015

AL VIA LE RIPRESE DEL FILM "UNA NOBILE CAUSA" di Emilio Briguglio con Antonio Catania, Roberto Citran, Simona Marchini e Francesca Reggiani




Al via le riprese del film "Una nobile causa" 
con Antonio CATANIA, Roberto CITRAN, Simona MARCHINI e Francesca REGGIANI

Al via il 27 aprile in Veneto le riprese di “Una Nobile Causa”, film del regista padovano Emilio Briguglio, prodotto da Rebecca Basso per Running TV con il sostegno della Regione Veneto - Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo. Un cast eccezionale con nomi di primo livello quali Giorgio Careccia, Rossella Infanti, Antonio Catania, Francesca Reggiani, Simona Marchini, Roberto Citran, Massimo Foschi, Massimo Bonetti e Nadia Rinaldi.

Dal Veneto alle Marche, le riprese saranno realizzate in alcune tra le location più suggestive dell’area veneziana – a Dolo Villa Ca’ Zane Martin, Villa Tron Mioni, lo Squero; a Strà Villa Foscarini Rossi - e dell’area padovana come il Teatro Verdi e Villa Italia per spostarsi successivamente nelle terre marchigiane ad Ascoli Piceno.

Una commedia drammatica che vuole esplorare, con consapevolezza e una vena di lucida ironia, le storie e le vite di quanti cadono nella compulsività del gioco d’azzardo. Il pubblico si troverà a seguire il labirintico filo che ogni giocatore svolge e riavvolge tra menzogne e verità, tessendo intorno a sé una rete soffocante, ma...dalla quale ci si può liberare?

“Il film vuole attirare l’attenzione del grande pubblico su un tema considerato spesso un problema dei singoli che, invece, condiziona pesantemente l’esistenza di intere famiglie e impatta a livello sociale in modo sempre più preoccupante - spiega il regista Emilio Briguglio. “Ho scelto il genere commedia perché lo considero, anche per il momento che stiamo vivendo, il codice espressivo più interessante per avvicinare a questo argomento un pubblico allargato e trasversale, considerando che il gioco d’azzardo non guarda l’età anagrafica di nessuno”.

Un film che si muove su due piani narrativi emotivamente intensi e che, a sorpresa, si intrecceranno in un finale assolutamente inaspettato.

Nel cast del film emergono le straordinarie partecipazioni di Antonio Catania, Roberto Citran, Simona Marchini e Francesca Reggiani. Catania, nel ruolo di Fabio Macchiavelli, saggio psicologo che aiuterà una donna affetta da ludopatia e la sua famiglia; Simona Marchini in quello di Iolanda, la madre del problematico protagonista Alvise; Francesca Reggiani in quello di Gloria una donna che vince una grossa somma al gioco; Roberto Citran in quello di Giulio, marito di Gloria.

Poliedrico e di alto livello il resto del cast con Giorgio Careccia, attore di teatro e interprete al cinema di film come Io non ho Paura, Romanzo Criminale e Vallanzasca, che interpreta Alvise, uomo disposto a tutto per il gioco; Rossella Infanti è Tania, la donna che saprà tenere testa ad Alvise. Completano il cast Nadia Rinaldi, Giulia Greco, Guglielmo Pinelli, Massimo Bonetti, Massimo Foschi, Vasco Mirandola, Giovanni Maria Buzzatti, Diego Pagotto, Carla Stella, Eleonora Fuser, Rosa Palasciano e Virginia De Marchi.

Il regista Emilio Briguglio, formatosi con Giuseppe Ferrara, Luciano Emmer e Lina Wertmüller, ha firmato numerosi cortometraggi e documentari. Con la sua opera prima “L’Appello”, dichiarato “Film d’essai” dal MIBAC ha ottenuto premi e riconoscimenti all’estero tra cui il Kodiak all’Alaska International Film Festival, l’oro al Fenavid, Festival del Cine Digital in Bolivia; l’oro al Festival Internacional de Cine Digital in Cile.


Il film, che sarà presentato all’interno della cornice della 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2015, è una produzione di Running TV organizzata con Filmedea e realizzata con il sostegno della Regione del Veneto – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, in collaborazione con l’Associazione Cinema Giovane e gli Assessorati alla Cultura di Dolo e Padova, con il patrocinio dei Comuni di Dolo e di Padova, in associazione con La Contea e Arteon. Sponsor del film sono: Villa Ca’ Zane Martin, Villa Tron Mioni, Ristorante i Molini, Hotel Ritz di Abano, Villa Foscarini Rossi, Hotel Sheraton Padova, Hotel Alexander Palace, AC Hotel Padova, l’Albergo 100 Torri, Caffè Meletti, Dario Ricevimenti, Italian Cool Angel, Doliwood Films, Vagheggi, Ombre Prosecco Doc, Words Revealed, Pespani Ferramenta SNC e Associazione Isola Bassa di Dolo.

SINOSSI

Gloria, una donna sicura di sé e madre di famiglia, vince un milione di euro al casinò.

Il marito e i figli la convincono a rivolgersi ad uno psicologo sperando così di aiutarla e di non farle sperperare la vincita. La persona incaricata è il luminare Fabio Macchiavelli che, per curare la donna, racconta la storia di un suo vecchio paziente.

Si tratta di Alvise Fantin, un nobile veneziano senza occupazione e impoverito dal gioco d’azzardo.

E’ un uomo gentile, dai modi cordiali e garbati, ma perde completamente il lume della ragione quando si trova davanti a una slot o a un casinò. Alvise, più per “rifarsi” che per pagare i debiti, cerca di racimolare i soldi nei modi più fantasiosi, rocamboleschi e disparati possibili. Un giorno però, truffa la persona sbagliata e grazie anche allo zampino della madre, critica sul suo comportamento, sarà costretto a ripagare tutto il suo debito, facendo un umile e onesto lavoro.

In questa nuova situazione Alvise si troverà impacciato, affrontando a volte anche situazioni assurde ed esilaranti.

Riuscirà Alvise ad adattarsi al suo nuovo lavoro e a superare la debolezza per il gioco?

E lo psicologo? Riuscirà ad aiutare Gloria e la sua famiglia in difficoltà?

NOTE DI REGIA

Nell’ultimo film da me diretto, “My name is Ernest”, ho descritto i vari momenti di permanenza del grande scrittore americano Ernest Hemingway in Italia e, in particolare, nel Veneto. Quando negli anni ’50 Hemingway veniva nelle zone della prima guerra mondiale non solo per ripercorrere i suoi ricordi di combattente, ma anche per cercare nuove fonti d’ispirazione per i suoi capolavori, era ospite di nobili veneziani in una stupenda tenuta vicino al Mare Adriatico.

Prima delle riprese, durante la fase di ricerca delle location, le persone che conoscevano quei posti e la loro storia mi hanno rivelato che quella tenuta era stata persa al gioco e che era stata venduta più volte all’insaputa dei vari “proprietari” pretendenti. Una sorta di singolare truffa studiata nei minimi particolari per pagare debiti derivanti, sembra, dalle perdite al casinò di uno degli illustri rampolli discendenti dell’antica casata veneziana.

Il vizio del gioco d’azzardo e dei giocatori che rovinano sè stessi e i loro cari si perde nella notte dei tempi. Le cronache ci hanno fatto conoscere storie di personaggi famosi e non che hanno distrutto la loro vita a causa del gioco; allo stesso modo, capolavori cinematografici, teatrali e grandi autori della letteratura mondiale ci hanno fatto vivere storie di gioco e di giocatori.

Ma in questi ultimi anni, il fenomeno è diventato più imponente e sta raggiungendo livelli preoccupanti per la sua diffusione. Di fronte al susseguirsi di notizie e fatti di cronaca, ho iniziato ad interessarmi a questo argomento e a cercare di approfondirlo. In questa fase di ricerca ho avuto la fortuna di poter accedere ad una struttura di recupero per giocatori e di poter parlare sia con loro sia con le varie figure sanitarie che li seguivano. Questo ha ulteriormente accresciuto il mio interesse per il problema fino a decidere di farne un film.

Prima di conoscere da vicino le loro storie pensavo di assistere a sedute psicanalitiche noiose, a racconti tristi di famiglie distrutte e di suicidi programmati. Mi sono ricreduto subito: le sedute cui ho assistito hanno rivelato, pur nella loro tragicità e nell’intensa carica di umanità che trapelava, una vena “comica” inaspettata che mi ha colpito positivamente. Da qui la scelta di genere: la commedia mi è sembrata più consona al momento che stiamo vivendo e alle attese del pubblico. Soggetto, sceneggiatura, taglio delle riprese, condizioni di luce, casting e direzione degli attori vogliono trasmettere la gravità del problema in maniera incisiva, ma non traumatica. Il film non vuole dare soluzioni, ma far presente che la criticità è reale e sta diventando sempre più preoccupante, generare dialogo, discussione, attirando fortemente l’attenzione su un problema sociale diffuso che viene troppo spesso considerato un problema dei singoli.

CAST

GIORGIO CARECCIA: attore di teatro, cinema e televisione. Nel cinema ha partecipato a vari cortometraggi e film come “Io non ho paura” di Gabriele Salvatores, “Non ti muovere” di Sergio Castellitto, “Romanzo Criminale” e “Vallanzasca” di Michele Placido.

ALVISE: di stirpe nobiliare (decaduta), ha cominciato a giocare da bambino alle corse dei cavalli, soprattutto quando correvano i cavalli di suo padre. Ora è un giocatore incallito, con patologia compulsiva, cerca di smettere ma non riesce.

ROSSELLA INFANTI: figlia d’arte e attrice dall’infanzia, Rossella si divide tra cinema, fiction, serie tv e programmi Rai. Ha partecipato ad alcune puntate della serie “Distretto di polizia” e ha ricoperto ruoli importanti in alcuni lungometraggi, tra cui spicca “Scusa ma ti voglio sposare”.

TANIA: ragazza decisa, tosta di carattere, ha sempre lavorato come pescivendola; nonostante questo ha sempre coltivato le sue passioni, come ad esempio la lirica. Tania conserva, nonostante la dura quotidianità lavorativa, quell’alone di romanticismo e di senso materno che alla fine porta all’innamoramento di uno scapestrato come Alvise.

ANTONIO CATANIA: attore di cinema, televisione e teatro. Nella sua carriera ha lavorato con molti dei più importanti registi italiani tra cui Gabriele Salvatore, Ettore Scola e Silvio Soldini. Vincitore del Nastro d’Argento della SNGCI nel 1999. FABIO: attempato e saggio psicologo, cerca di dar fiducia alla Famiglia Brandi (Gloria, Giulio, ecc.) attraverso le sue esperienze professionali.

ROBERTO CITRAN: attore di teatro, cinema e televisione. Nella sua carriera ha lavorato con Mazzacurati, Rosi, R.Tognazzi, A. Segre, J. Madden, Terry George e Peter Greenaway. Nel 1994 vince la Coppa Volpi per il film Il Toro di C. Mazzacurati.

GIULIO: marito di Gloria e padre di Stella e Bernardo. Uomo saggio, sempre pronto a cercare di risolvere i problemi familiari, cerca di far da mediatore nei conflitti tra madre e figlia, ma non riesce a risolvere il problema del gioco della moglie.

FRANCESCA REGGIANI: attrice di teatro, cinema e televisione. Partecipa a noti programmi Tv, collaborando anche con Serena Dandini, parallelamente lavora in teatro, stendendo e dirigendo svariate opere. Nella sua carriera annovera partecipazioni ad opere cinematografiche, tra cui spicca quella nel film ” L’intervista” di Federico Fellini.

GLORIA: giocatrice che ha appena vinto un milione di euro. Non ne vuol sapere di guarire e lei è andata dallo psicologo perchè vuole bene al marito, è attaccata alla famiglia, ma il gioco la prende.

SIMONA MARCHINI: attrice e conduttrice televisiva e radiofonica italiana è tra i volti più conosciuti della TV per la partecipazione a programmi come “A tutto gag” e “Quelli della notte” di R. Arbore. E’ direttrice della galleria d’arte contemporanea La Nuova Pesa (fondata nel 1959 dal padre), regista e grande esperta di lirica, svolge anche un’intensa attività teatrale. Recentemente è stata protagonista della pièce “La mostra” diretta da G. Proietti. Da sempre attenta alle tematiche sociali, è ambasciatrice UNICEF dal 1987.

IOLANDA: nobile decaduta, donna di carattere, vedova, cerca in tutti i modi di redimere il figlio Alvise, provando a dissuaderlo dal vizio del gioco, con scarsi risultati.

MASSIMO FOSCHI: attore teatrale, televisivo e cinematografico ha lavorato con i più importanti registi italiani tra cui Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Franco Zeffirelli. Nella sua filmografia figurano film memorabili come “Il medico della mutua” di Luigi Zampa, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri, “Giordano Bruno” di Giuliano Montaldo. Ha svolto un’intensa attività come doppiatore.

FRED: uomo misterioso, ha un ruolo non ben specificato in un famoso teatro, in cui riesce ad entrare a seconda delle sue esigenze. Sta da sempre alle calcagna delle sue amiche, soprattutto Jolanda, per vari motivi...

MASSIMO BONETTI: attore italiano di cinema e televisione. Ha partecipato a serie tv come “La squadra”, “Distretto di Polizia” e a numerosi film, tra i quali “Storia d’amore e d’amicizia” di Franco Rossi, “La piovra” di Damiano Damiani, “Le vie del Signore sono finite” di Massimo Troisi, “Giovanni Falcone” di Giuseppe Ferrara. Con il film “Quando si diventa grandi”, firma la sua prima regia cinematografica.

FRANCO: vedovo da alcuni anni, è sempre stato un uomo di mare, un pescatore. Lavoratore onesto, il suo unico scopo nella vita è poter rendere sicura e felice la figlia Tania. Per quest’ultimo scopo si darà molto da fare....

NADIA RINALDI: attrice di cinema, teatro, televisione. Formatasi nel laboratorio di Gigi Proietti, ha ricoperto ruoli importanti in molti film, in teatro e fiction televisive. Ha appena ultimato le riprese di un film su Franco Califano: “Non escludo il ritorno” di Stefano Calvagna nel ruolo di protagonista femminile e “Uno, anzi Due” di Francesco Pavolini in uscita a gennaio nelle sale.

OTTAVIA: impiegata di banca, è amica da tempo di Alvise. Si sono conosciuti in una seduta di ludopatici. Anche lei giocatrice. Alvise e Ottavia si trovano spesso a giocare insieme.

GIULIA GRECO: attrice di teatro, cinema, televisione e doppiatrice. Per la televisione ha partecipato ad alcune fiction, tra le quali “Rex” come co-protagonista. Per il cinema ha lavorato con Carlo Verdone e Federico Moccia. Nel 2012 vince il Mirto d’Oro per il film “Posti in Piedi in Paradiso”.

STELLA: in perenne conflitto con la madre, soprattutto perchè Gloria è giocatrice incallita. Nella seduta dallo psicologo è sempre aggressiva e diffidente.

GUGLIELMO PINELLI: attore di cinema che ha ricoperto il ruolo di co-protagonista nel film “Il Capitale Umano” di Paolo Virzì.

BERNARDO: figlio di Giulio e Gloria, bonaccione, vuole la pace della famiglia. Cerca di mediare i problemi familiari, quasi un “mammone”.

VASCO MIRANDOLA: Attore di teatro, televisione e cinema ha recitato in “Mediterraneo” (premio Oscar 1992 come miglior film straniero) e “Come dio comanda” di Gabriele Salvatores.

In “Una Nobile Causa” interpreta il ruolo di uno psicologo che lavora in un’ulss nel servizio dipendenze dove ha in cura molti pazienti ludopatici. Il suo metodo preferito è quello della terapia di gruppo.

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